Paure per crescere.
PAURE PER CRESCERE.
La paura con il carico di emozioni che porta in sé entra a far parte delle esperienze dei bambini fin dai primi anni per accompagnarli lungo tutto l'arco della vita. Si tratta di un evento indispensabile per la crescita in quanto fortifica il carattere e consente di vivere con maggior consapevolezza le scelte personali. Esistono diverse forme di paura: da quelle legate alla vita come la paura di restare soli o non essere accuditi, alle altre generate da eventi esterni come lutti, dispiaceri, difficoltà di vario genere. Inizialmente il bambino non sa reagire con fermezza a queste emozioni così forti ed incontrollabili, perciò tende a chiudersi in sé stesso. Del resto é normale rifiutarsi di affrontare sforzi sempre più impegnativi o percorrere strade sempre in salita per lasciarsi cullare dall'idea che tutto possa essere sempre prevedibile e rassicurante. Solo con il tempo ed il bagaglio di nuove esperienze i bambini trovano il coraggio di superare la paura fino alle radici più profonde. Gli adulti costituiscono un prezioso aiuto nel momento in cui incoraggiano AMOREVOLMENTE e con DISCREZIONE, senza sostituirsi a loro, ad avere fiducia nelle loro possibilità. Questo é sicuramente un punto di partenza irrinunciabile per aprirsi alla ricchezza delle infinite possibilità che la vita può riservare. In questo modo la paura non rischia di trasformarsi in un SENTIMENTO INQUIETANTE, al contrario consente di vivere con maggior consapevolezza i momenti più importanti della crescita. Tuttavia é essenziale che gli adulti siano pienamente consapevoli della propria responsabilità, per essere in grado di comprendere e condividere la SCOPERTA anche dei momenti più tristi. Solo vincendo la tentazione di concentrarsi esclusivamente sui problemi della vita quotidiana é possibile mettersi in gioco sul piano dello SCAMBIO EMOTIVO. Occorre costantemente mettersi in "ASCOLTO ATTIVO " non solo delle parole dette, ma soprattutto di tutto quanto non viene espresso implicitamente come: sguardi, momenti di tristezza, atteggiamenti di ansia e desiderio di isolamento. Bisogna lasciarsi "RAGGIUNGERE" dal loro SGUARDO per leggere dentro le emozioni del cuore fino ad avvertire la FATICA che provoca la paura. Solo a quel punto si impara ad AVVOLGERLI con una profonda TENEREZZA, rispettando i loro TEMPI ed anche i SILENZI. Tutto ciò preso in considerazione con il GIUSTO EQUILIBRIO OVVERO SENZA SOTTOVALUTARE I MESSAGGI CHE CI VENGONO DAI BAMBINI, ma allo stesso tempo SENZA DRAMMATIZZARLI ECCESSIVAMENTE. Quando INSIEME si trovano momenti per DARE SPAZIO AI RECIPROCI PROGRESSI NELLA CONOSCENZA AUTENTICA L'UNO DELL'ALTRO, emergono anche le SENSAZIONI più profonde e si favorisce, in MODO ARMONICO, la CRESCITA PERSONALE dei più piccoli. Così tutto quanto fa paura non costituisce più una REALTÁ DRAMMATICA e può essere superato senza SCIVOLARE IN PESANTI SITUAZIONI DI PANICO. Per stimolare la comunicazione dei sentimenti anche quando non si è esperti si possono essere usare i linguaggi artistici che più di altri sanno stimolare le emozioni come il : disegno, la lettura ad alta voce di storie e poesie, la musica. Tutte esperienze che hanno il pregio di coinvolgere profondamente sia quando CI SI ASCOLTA che quando SI DIALOGA.
Preziosi sono i consigli dello psicologo Kurt Lewin, uno dei primi studiosi della relazione tra atmosfera familiare e sviluppo della personalità :
date un senso di sicurezza al vostro bambino;
Infondetegli la sensazione di essere amato e desiderato;
Evitate le minacce e le punizioni e tutto quanto può infondere paura;
Insegnategli l'indipendenza e fategli assumere le sue responsabilità ,
Rimanete calmi e non adiratevi per le manifestazioni istintive del bambino;
Siate il più possibile tolleranti, per evitare inutili conflitti;
Non fategli pesare il senso di inferiorità che viene naturale nei bambini;
Non forzatelo ad andare oltre le sue possibilità;
Rispettate i suoi sentimenti anche se non corrispondono alle vostre norme;
Rispondete francamente alle sue domande, ma date risposte adeguate alla sua età ;
Mostrate interesse per quello che fa, anche se non lo considerate particolarmente utile;
Affrontate le sue difficoltà, senza drammatizzare eccessivamente i suoi problemi;
Favorite la crescita e il progresso, piuttosto che la continua ricerca della perfezione.
La paura con il carico di emozioni che porta in sé entra a far parte delle esperienze dei bambini fin dai primi anni per accompagnarli lungo tutto l'arco della vita. Si tratta di un evento indispensabile per la crescita in quanto fortifica il carattere e consente di vivere con maggior consapevolezza le scelte personali. Esistono diverse forme di paura: da quelle legate alla vita come la paura di restare soli o non essere accuditi, alle altre generate da eventi esterni come lutti, dispiaceri, difficoltà di vario genere. Inizialmente il bambino non sa reagire con fermezza a queste emozioni così forti ed incontrollabili, perciò tende a chiudersi in sé stesso. Del resto é normale rifiutarsi di affrontare sforzi sempre più impegnativi o percorrere strade sempre in salita per lasciarsi cullare dall'idea che tutto possa essere sempre prevedibile e rassicurante. Solo con il tempo ed il bagaglio di nuove esperienze i bambini trovano il coraggio di superare la paura fino alle radici più profonde. Gli adulti costituiscono un prezioso aiuto nel momento in cui incoraggiano AMOREVOLMENTE e con DISCREZIONE, senza sostituirsi a loro, ad avere fiducia nelle loro possibilità. Questo é sicuramente un punto di partenza irrinunciabile per aprirsi alla ricchezza delle infinite possibilità che la vita può riservare. In questo modo la paura non rischia di trasformarsi in un SENTIMENTO INQUIETANTE, al contrario consente di vivere con maggior consapevolezza i momenti più importanti della crescita. Tuttavia é essenziale che gli adulti siano pienamente consapevoli della propria responsabilità, per essere in grado di comprendere e condividere la SCOPERTA anche dei momenti più tristi. Solo vincendo la tentazione di concentrarsi esclusivamente sui problemi della vita quotidiana é possibile mettersi in gioco sul piano dello SCAMBIO EMOTIVO. Occorre costantemente mettersi in "ASCOLTO ATTIVO " non solo delle parole dette, ma soprattutto di tutto quanto non viene espresso implicitamente come: sguardi, momenti di tristezza, atteggiamenti di ansia e desiderio di isolamento. Bisogna lasciarsi "RAGGIUNGERE" dal loro SGUARDO per leggere dentro le emozioni del cuore fino ad avvertire la FATICA che provoca la paura. Solo a quel punto si impara ad AVVOLGERLI con una profonda TENEREZZA, rispettando i loro TEMPI ed anche i SILENZI. Tutto ciò preso in considerazione con il GIUSTO EQUILIBRIO OVVERO SENZA SOTTOVALUTARE I MESSAGGI CHE CI VENGONO DAI BAMBINI, ma allo stesso tempo SENZA DRAMMATIZZARLI ECCESSIVAMENTE. Quando INSIEME si trovano momenti per DARE SPAZIO AI RECIPROCI PROGRESSI NELLA CONOSCENZA AUTENTICA L'UNO DELL'ALTRO, emergono anche le SENSAZIONI più profonde e si favorisce, in MODO ARMONICO, la CRESCITA PERSONALE dei più piccoli. Così tutto quanto fa paura non costituisce più una REALTÁ DRAMMATICA e può essere superato senza SCIVOLARE IN PESANTI SITUAZIONI DI PANICO. Per stimolare la comunicazione dei sentimenti anche quando non si è esperti si possono essere usare i linguaggi artistici che più di altri sanno stimolare le emozioni come il : disegno, la lettura ad alta voce di storie e poesie, la musica. Tutte esperienze che hanno il pregio di coinvolgere profondamente sia quando CI SI ASCOLTA che quando SI DIALOGA.
Preziosi sono i consigli dello psicologo Kurt Lewin, uno dei primi studiosi della relazione tra atmosfera familiare e sviluppo della personalità :
date un senso di sicurezza al vostro bambino;
Infondetegli la sensazione di essere amato e desiderato;
Evitate le minacce e le punizioni e tutto quanto può infondere paura;
Insegnategli l'indipendenza e fategli assumere le sue responsabilità ,
Rimanete calmi e non adiratevi per le manifestazioni istintive del bambino;
Siate il più possibile tolleranti, per evitare inutili conflitti;
Non fategli pesare il senso di inferiorità che viene naturale nei bambini;
Non forzatelo ad andare oltre le sue possibilità;
Rispettate i suoi sentimenti anche se non corrispondono alle vostre norme;
Rispondete francamente alle sue domande, ma date risposte adeguate alla sua età ;
Mostrate interesse per quello che fa, anche se non lo considerate particolarmente utile;
Affrontate le sue difficoltà, senza drammatizzare eccessivamente i suoi problemi;
Favorite la crescita e il progresso, piuttosto che la continua ricerca della perfezione.
Commenti
Posta un commento