Crescere giocando
Crescere giocando
L'attività del gioco occupa un posto di primo piano nel PERCORSO DI CRESCITA dei bambini, perché permette non solo di scoprire il mondo che li circonda ma anche di facilitare l'inserimento in esso. Tutto questo però se si da loro la possibilità di compiere esperienze significative,che consentano di esprimere il MEGLIO DI SÉ. Del resto il gioco é un momento prezioso per i bambini perché hanno la possibilità di mettere in campo la creatività, oltre a poter dare voce ai sogni più profondi. Indubbiamente si tratta di un'occasione unica per sviluppare l'emotività ,senza dimenticare che stando con gli altri si impara a collaborare in modo costruttivo ed equilibrato. Infatti imparare a rispettare le regole FORMALI ED INFORMALI di un gioco significa sostanzialmente imparare a rispettare le REGOLE DELLA VITA. In particolare l'attività ludica stimola la CAPACITÀ DI SCELTA, perché i giochi che piacciono di più ai bambini vengono praticati in totale libertà più e più volte, così da VALORIZZARE LE INCLINAZIONI PERSONALI , o se vogliamo usare un'espressione dal sapore antico I TALENTI PERSONALI. Per questo al gioco vanno riservati i GIUSTI SPAZI ed in particolare i MOMENTI GIUSTI, quindi non solo i ritagli di tempo nell'ambito di giornate dense di appuntamenti. Non deve essere considerato solo una valvola di sfogo TRA UN IMPEGNO E L'ALTRO, una sorta di RIEMPITIVO tra i tanti appuntamenti giusto per non avanzare tempi morti, riducendo così momenti preziosi ad ALTERNATIVE DI SECONDA SCELTA. Il gioco offre il piacere della scelta compiuto in MODO FLESSIBILE, il GUSTO DI RACCONTARE la propria FANTASIA E DI RACCONTARSI in modo spontaneo e senza costrizioni, fino a CRESCERE FIDUCIOSI NELLE PROPRIE CAPACITÀ. Si scopre così ciò che piace o non piace senza la paura di sbagliare. I bambini amano giocare da soli o in compagnia secondo le inclinazioni del momento. Proviamo a pensare ai giochi di FINZIONE, forse i più amati, nei quali maschere o travestimenti vengono usati per attribuire IDENTITÀ E RUOLI DIVERSI agli altri e o a se stessi e che permettono di vivere infinite vite. Oppure i GIOCHI DI SORTE nei quali si affidano alla FORTUNA, come "uno , due, tre stella" per scoprire i l brivido dell'imprevisto. In gruppo sono inevitabili le COMPETIZIONI, ovvero il sano confronto tra sé stessi e gli altri per mettersi alla prova. Poi ci sono i giochi di COSTRUZIONE che implicano non solo la realizzazione di un PRODOTTO FINALE ma lasciano spazio alla FANTASIA per modificare a piacere il progetto, fino a ripartire anche in corso d'opera. Il risultato finale dei vari giochi é L' AUTOREGOLAZIONE ovvero la capacità di evitare da un lato l'eccessiva IMPULSIVITÀ E dall'altro la DISTRAZIONE, in sostanza rispettare le REGOLE a prescindere dalle circostanze. Possiamo considerare il gioco come un ponte tra l'attività che viene scelta e le abilità personali. Può dunque essere considerato una DEGNA CORNICE di riferimento nella quale trova posto tutto il mondo del bambino fatto di relazioni familiari,scuola, amicizie, sport, svaghi e tanto altro.
Bonetti Francesca pedagogista tot caratteri 2626.
L'attività del gioco occupa un posto di primo piano nel PERCORSO DI CRESCITA dei bambini, perché permette non solo di scoprire il mondo che li circonda ma anche di facilitare l'inserimento in esso. Tutto questo però se si da loro la possibilità di compiere esperienze significative,che consentano di esprimere il MEGLIO DI SÉ. Del resto il gioco é un momento prezioso per i bambini perché hanno la possibilità di mettere in campo la creatività, oltre a poter dare voce ai sogni più profondi. Indubbiamente si tratta di un'occasione unica per sviluppare l'emotività ,senza dimenticare che stando con gli altri si impara a collaborare in modo costruttivo ed equilibrato. Infatti imparare a rispettare le regole FORMALI ED INFORMALI di un gioco significa sostanzialmente imparare a rispettare le REGOLE DELLA VITA. In particolare l'attività ludica stimola la CAPACITÀ DI SCELTA, perché i giochi che piacciono di più ai bambini vengono praticati in totale libertà più e più volte, così da VALORIZZARE LE INCLINAZIONI PERSONALI , o se vogliamo usare un'espressione dal sapore antico I TALENTI PERSONALI. Per questo al gioco vanno riservati i GIUSTI SPAZI ed in particolare i MOMENTI GIUSTI, quindi non solo i ritagli di tempo nell'ambito di giornate dense di appuntamenti. Non deve essere considerato solo una valvola di sfogo TRA UN IMPEGNO E L'ALTRO, una sorta di RIEMPITIVO tra i tanti appuntamenti giusto per non avanzare tempi morti, riducendo così momenti preziosi ad ALTERNATIVE DI SECONDA SCELTA. Il gioco offre il piacere della scelta compiuto in MODO FLESSIBILE, il GUSTO DI RACCONTARE la propria FANTASIA E DI RACCONTARSI in modo spontaneo e senza costrizioni, fino a CRESCERE FIDUCIOSI NELLE PROPRIE CAPACITÀ. Si scopre così ciò che piace o non piace senza la paura di sbagliare. I bambini amano giocare da soli o in compagnia secondo le inclinazioni del momento. Proviamo a pensare ai giochi di FINZIONE, forse i più amati, nei quali maschere o travestimenti vengono usati per attribuire IDENTITÀ E RUOLI DIVERSI agli altri e o a se stessi e che permettono di vivere infinite vite. Oppure i GIOCHI DI SORTE nei quali si affidano alla FORTUNA, come "uno , due, tre stella" per scoprire i l brivido dell'imprevisto. In gruppo sono inevitabili le COMPETIZIONI, ovvero il sano confronto tra sé stessi e gli altri per mettersi alla prova. Poi ci sono i giochi di COSTRUZIONE che implicano non solo la realizzazione di un PRODOTTO FINALE ma lasciano spazio alla FANTASIA per modificare a piacere il progetto, fino a ripartire anche in corso d'opera. Il risultato finale dei vari giochi é L' AUTOREGOLAZIONE ovvero la capacità di evitare da un lato l'eccessiva IMPULSIVITÀ E dall'altro la DISTRAZIONE, in sostanza rispettare le REGOLE a prescindere dalle circostanze. Possiamo considerare il gioco come un ponte tra l'attività che viene scelta e le abilità personali. Può dunque essere considerato una DEGNA CORNICE di riferimento nella quale trova posto tutto il mondo del bambino fatto di relazioni familiari,scuola, amicizie, sport, svaghi e tanto altro.
Bonetti Francesca pedagogista tot caratteri 2626.
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