L'educazione cosmica di Maria Montessori
Maria Montessori elaborò la teoria dell'educazione cosmica a 70 anni, quando ormai pensava di aver concluso la sua carriera di ricercatrice e sperimentatrice. L'intenzione era quella di indagare l’idea organizzatrice, ovvero il Piano Cosmico secondo il quale tutti grandi e piccoli all’interno dell’Universo rispondono al grande scopo della Vita . Non dimentichiamo che il contesto nel quale sviluppò quella che poi sarebbe diventata una autentica prospettiva di rinnovamento era quello della guerra nel 1942. Proprio dal dramma della fuga con suo figlio dall’Italia verso l’India e sulle ceneri di quella che poteva sembrare una sconfitta nacque quello sguardo nuovo ed intenso appunto cosmico, tale da consentire agli individui di diventare protagonisti assoluti della scoperta della vita e dell’amore in modo del tutto autentico. Con la stessa speranza oggi dobbiamo percepirci parte di un tutto dove ogni singolo elemento ritrova il proprio significato nella complessità. La grande studiosa sintetizzava tutto questo raccontandolo ai bambini in modo poetico: “ Le stelle, la terra, le rocce, ogni forma di vita costituiscono un tutto unico e sono in stretto rapporto tra loro, e questo rapporto è così intimo che noi non possiamo comprendere un sasso senza capire qualche cosa del grande sole! Di qualsiasi cosa ci occupiamo, un atomo o una cellula , noi non possiamo spiegarla se non conosciamo l’immenso universo”. Dobbiamo essere portatori di valori sull’esempio della grande studiosa impegnata in ambito sociale a favore dell’emancipazione femminile, della parità salariale e dei diritti e del suffragio universale. Un percorso semplice ma intenso che ha bisogno delle risorse dei giovani. “ Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo” parole di speranza che ci danno il coraggio di guardare oltre ripartendo proprio da loro perché cariche di respiro etico e profondamente empatico a metà strada tra sogno e ragionamento. Uno stretto rapporto tra pensieri e azioni in quanto “astrazioni materializzate” come le definiva la dottoressa. Amare il mondo, la natura e la società nella quale ciascuno è inserito fa essere migliori e soprattutto membri attivi della collettività . Abbiamo bisogno di ritrovarci uniti attraverso una sorta di “Coaching creativo” per liberare così la fantasia a patto però di usarla bene per esplorare il mondo naturale e la realtà invece di relegarla alla fantasticheria. Quale migliore regalo ci possiamo concedere in questo Natale se non lo slancio dell’avventura per affrontare la vita con fantasia, creatività ed entusiasmo? Dobbiamo ritrovare il benessere emotivo quello duraturo fondato su di uno sguardo più ampio delle cose e poi dobbiamo sostenere la manifestazione della spinta vitale che rigenera e da senso ad ogni giorno per imparare a riflettere sul senso globale della vita. Questa è sicuramente una occasione per regalare idee ricche e profonde alla mente umana che è sempre pronta ad accoglierle e a chiederne altre. Una forte domanda di senso in un Natale che vogliamo e dobbiamo immaginare come un punto di svolta per prenderci cura di noi stessi e degli altri. Protagoniste dovranno essere l'immaginazione e la curiosità per tornare a sognare e per pensare al futuro in grande. Un po’ come la notte della vigilia di Natale dove credenti e non credenti si lasciano accompagnare un tempo sospeso nell’immensità del creato: un attimo di profondo presente dove si sperimenta una grande pace interiore appunto cosmica. In questo cielo infinito del Natale lasciamo spazio alla fantasia che ci permette di viaggiare oltre i confini di tutti i giorni in modo tale che il tempo possa dilatarsi fino ad appassionarci di nuovo. In questo modo tutto quanto voleremo sperimentare potrà lasciare in noi una nuova traccia. Nella casa natale della Montessori che l’11 dicembre è stata riaperta a Chiaravalle completamente trasformata in un museo è stata realizzata una stanza Verde a simboleggiare la sua educazione cosmica aperta ed essenziale perché segnata solo dal perimetro verde, dal cielo e dalle vasche con i suoi amati tulipani. La riproposizione di uno spazio fatto di connessioni ed orizzonti caratterizzati dalla modernità perché profondamente legato alla difesa dei diritti, all’emancipazione, alla coabitazione fra le culture e non ultima alla centralità della scienza intesa come un profondo valore perché caratterizzata dal progresso grazie alla scoperta della vita e dell’amore per essa.
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