La cura educativa nella crescita
I cambiamenti che aiutano a crescere.
Accompagnare nella crescita bambini o ragazzi costituisce un impegno assai delicato specie nel momento in cui si prende coscienza del fatto che la cura educativa deve prevedere anche dei distacchi. I cambiamenti che ne conseguono possono mettere seriamente in crisi equilibri consolidati ormai da anni perché ci vuole un grande atto di coraggio per lasciar andare guardando oltre le proprie aspettative. Educare significa trovare un senso anche quando si raggiunge la fine di un percorso senza cedere ai rimpianti. Tuttavia le tappe di crescita non si chiudono mai in maniera repentina ma gradualmente, con scelte ben precise che hanno il valore dell’accompagnamento amorevole dove pianificazione ed emozioni si intrecciano. Per questo si deve costruire un percorso che non sia eccessivamente schematico ma in continua evoluzione e particolarmente attento alle esigenze di tutti. Si parte con il valorizzare le piccole attenzioni quotidiane in modo tale che possano promuovere autonomia fiducia e non ultimo libertà. Perché non basta operare una semplice somma di tutto quanto è stato fatto ma contano soprattutto le scelte di valore che segnano in modo chiaro e netto le varie tappe. Poi è bene promuovere l’intenzionalità ovvero la pianificazione di traguardi significativi che regalano il piacere della conquista oltre alla soddisfazione per essersi messi in gioco. Per questo occorre sottolineare che l’educatore accoglie e cura ad ogni nuova sfida con grande disponibilità senza mai sostituirsi ma lasciando liberi di incamminarsi da soli. In questo modo il congedo assume il significato profondo di un atto di cura assolutamente non causale. Un buon educatore si prepara con il cuore e con la mente al cambiamento anche creando un contesto nel quale vi siano spazi di comprensione per gli altri. Accompagnare i figli o gli alunni nel corso dei cambiamenti o dei passaggi di vita non deve mai essere un processo troppo veloce e superficiale, al contrario ampio spazio deve essere dato alle emozioni nelle quali passato e futuro si fondono. A tutto ciò si intreccia l’attesa per tutte quelle esperienze che inevitabilmente aprono al futuro senza dover occupare ad ogni costo tutti gli spazi liberi, oppure cercare sempre soluzioni pronte che a torto si credono funzionali a vincere l’ansia per quello che verrà. Ma anche il silenzio ha il suo valore perché in un mondo dove bambini ragazzi e adulti sono iperstimolati insegna a fermarsi per assaporare quanto è stato fatto in totale semplicità. Nel loro complesso queste azioni sostengono l’atto di coraggio del lasciar andare per la propria strada perché consentono di riappacificarsi con le ombre delle proprie aspettative in modo tale da accogliere quanto resta senza troppi rimpianti. Il dono più grande che un educatore possa fare è far scoprire che la fine di una tappa è in realtà l’inizio di un nuovo percorso concedendo fiducia come preciso esercizio di scelta e non semplice impulso. Proprio per questo occorre imparare a mettere in campo tutte le proprie risorse consapevoli del fatto che gli esiti possono non essere immediati oppure anche non rispondenti alle aspettative. Negli anni ho accompagnato tanti genitori negli incontri di orientamento da un ordine di scuola all’altro cercando di sostenerli con uno sguardo che potesse andare oltre schemi troppo rigidi. Per questo spesso ho utilizzato una splendida poesia di Danilo Dolci, educatore, sociologo e poeta per dare un valore anche alle emozioni contrastanti che un adulto può provare nel momento cui trova il coraggio di riflettere sulla propria esperienza: “Vi lascio/ una vita scoperta intensamente/giorno per giorno:/ ho cercato con voi/ di guardare oltre l’attimo,/ vivendolo,/di vedere oltre i giorni,/oltre gli anni,/talvolta vi ho lasciati troppo soli,/ altre vi sono stato troppo appresso,/penso che mi scuserete se talvolta/ vi sono stato noioso:/la vita è difficile temevo per voi.” Accettare e condividere i propri limiti è un grande gesto di cura educativa.
Francesca Bonetti Docente di scuola primaria, pedagogista, esperta in bisogni educativi speciali, tutor Bes e DSA bibliotecagenitori.blogspot.it @bibliotecagenitori #bibliotecagenitori.
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