Dalla scuola 4.0 al valore aggiunto del contesto scolastico


La nota del ministero del 22 dicembre ha dato indicazioni per  la linea d’investimento riservata alle scuole innovative, il cablaggio, i nuovi ambienti di apprendimento e i laboratori. Quindi con l’azione Next Generation Classroom del PNRR per la scuola parte la progettazione che consentirà l’allestimento di almeno 100.000 aule tra i vari ordini di scuola tali da poter essere ambienti innovativi di apprendimento. Una grande occasione questa  per la trasformazione dei luoghi scolastici e degli spazi in un’ottica  inclusiva attraverso  l’uso della tecnologia anche a servizio di percorsi attenti ai bisogni dei ragazzi . Per questo occorre inquadrarlo come un intervento da intendersi a 360 gradi quindi non solo centrato sulla dotazione strumentale ma anche sul suo impiego nel sostenere la  dimensione della qualità e della cura degli ambienti scolastici. Infatti  l’obiettivo principale resta quello di promuovere la resilienza e combattere la dispersione. L’ambiente scolastico profondamente rinnovato deve essere visto come una rete di opportunità in termini di spazio tempo e relazioni con una profonda valenza educativa  per il semplice motivo che deve sostenere in via prioritaria le potenzialità degli studenti. Oltre al fatto che deve anche promuovere azioni collettive di benessere. Progettare spazi inclusivi significa quindi per docenti e alunni condividere abilità e competenze tali da poter promuovere motivazione, impegno e desiderio di condivisione. Dunque ambienti così innovativi e completamente ripensati dopo le difficoltà emotive che ancora la pandemia ci pone di fronte  dovranno necessariamente seguire tempi educativi capaci di dare il giusto spessore a questa nuova fase che la scuola si trova a rivivere. Ma dallo spazio fisico si deve poi necessariamente passare in modo più ricco e stimolante a quello psicologico con il giusto valore al desiderio di comunicare e condividere i propri vissuti personali a vantaggio delle relazioni fatte in modo molto concreto di routine quotidiane che aiutano a crescere. I buoni rapporti, quelli ricchi e intensi hanno bisogno di attenzione, sensibilità e capacità creativa. I ragazzi dopo questi anni difficili devono riscoprire quelle capacità che gli permetteranno di coltivare la propria personalità a livello non solo individuale e familiare ma anche culturale e sociale. Star bene a scuola in un ambiente innovativo caratterizzato da forte dinamicità, nel quale si scrivono e si riscrivono  i propri progetti di vita per soddisfare bisogni di tipo lavorativo, affettivo o sociale consente di guardare al futuro con fiducia. Proprio per questo occorre prestare particolare attenzione ai rapporti affinché non finiscano  con assumere il carattere di  messaggi esclusivamente virtuali contrassegnati dalla fretta e inevitabilmente dalla  superficialità. Bisogna evitare il rischio di perdere i significati più importanti con l’uso di contenuti brevi che mutano velocemente e in continuazione senza avere un significato profondo. Per questo l’ambiente scolastico deve  giocare un ruolo fondamentale nella  rete educativa anche stimolando la creatività e l'unicità di ciascuno. Giorno dopo giorno i docenti con azioni educative mirate  dovranno cercare di dare spazio al confronto con se stessi e  gli altri proprio a partire dalla loro capacità di mettersi in gioco. Questo potrà essere realizzato attraverso un'attenta analisi sui mezzi messi in campo, in modo da puntare su una maggiore consapevolezza nelle proprie capacità. La finalità ultima sarà quella di offrire opportunità proprio a partire da una attenta programmazione di progetti capaci di promuovere uno  sguardo più ampio  sul futuro. Solo così potranno essere salvaguardati stili di lavoro diversi, il pensiero critico e la creatività con  il piacere di costruire uno spazio per dare voce agli interessi personali. Il fine da raggiungere non é di certo troppo ambizioso al contrario costituisce una preziosa opportunità di sintesi tra innovazione ed educazione.

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